Pizza: cosa metteva la nonna per abbassare l’indice glicemico

La pizza è uno dei piatti più amati in tutto il mondo e un simbolo della tradizione culinaria italiana. Presentata in molteplici varianti, dalla più semplice margherita alla più elaborata con abbondanti condimenti, la pizza è un alimento che non manca mai nelle nostre case. Tuttavia, sebbene sia un piatto ricco di sapori e tradizione, chi ha bisogno di monitorare l’indice glicemico (IG) spesso si preoccupa di come la pizza possa influire sulla glicemia. Le nonne, con la loro saggezza culinaria, sapevano come adattare la pizza alle necessità di una dieta equilibrata, facendo attenzione agli ingredienti per abbassare l’indice glicemico. Scopriamo quindi cosa metteva la nonna nella pizza per ottenere un piatto delizioso, ma che allo stesso tempo non facesse lievitare la glicemia.

Gli ingredienti della pizza e il loro impatto sull’indice glicemico

La base della pizza tradizionale è la farina, un alimento con un indice glicemico relativamente alto, specialmente quando si utilizza farina bianca raffinata. La nonna, però, cercava sempre di utilizzare farine integrali, come la farina di grano saraceno o quella di farro, che hanno un indice glicemico molto più basso rispetto alla farina bianca. Queste farine, infatti, sono ricche di fibre e rallentano l’assorbimento degli zuccheri nel sangue, evitando picchi glicemici.

Inoltre, le nonne amavano arricchire la pizza con ingredienti freschi come pomodori, verdure, e mozzarella, ma utilizzavano anche condimenti come l’olio d’oliva extra vergine, che ha un indice glicemico praticamente nullo e apporta grassi sani utili per il cuore. Questi ingredienti non solo contribuiscono a ridurre l’indice glicemico complessivo della pizza, ma offrono anche un alto contenuto di antiossidanti e vitamine essenziali per il nostro benessere.

Pizza con ingredienti a basso indice glicemico

Oltre alla base e ai condimenti principali, le nonne sapevano che scegliere con attenzione anche gli altri ingredienti era fondamentale per abbassare l’indice glicemico. Per esempio, piuttosto che utilizzare salsiccia o altri salumi ricchi di grassi saturi, preferivano aggiungere pollo grigliato, pesce, o legumi come i ceci o le lenticchie, che sono ricchi di proteine vegetali e fibre, e che non causano aumenti improvvisi della glicemia.

Inoltre, la mozzarella, quando usata con moderazione, è una buona scelta per la pizza. Sebbene contenga grassi, questi sono per lo più grassi insaturi che sono più sani rispetto ai grassi saturi. La nonna sapeva che limitando il consumo di formaggi ad alta percentuale di grassi e utilizzando un formaggio come la mozzarella di bufala o quella fresca, la pizza diventava un piatto più equilibrato dal punto di vista nutrizionale.

Benefici per la salute della pizza a basso indice glicemico

Mangiare una pizza preparata con ingredienti a basso indice glicemico porta diversi benefici per la salute. Un aspetto fondamentale è che aiuta a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue, evitando picchi glicemici che possono essere dannosi, soprattutto per chi soffre di diabete o prediabete. Le fibre contenute nelle farine integrali e nelle verdure, infatti, favoriscono una digestione più lenta, contribuendo a un rilascio graduale di glucosio nel sangue.

Inoltre, una pizza con ingredienti a basso IG può anche favorire un migliore controllo del peso, poiché gli alimenti ad alto contenuto di fibre e proteine forniscono un senso di sazietà più duraturo, riducendo la possibilità di abbuffarsi di snack poco salutari.

Cosa metteva la nonna nella pizza per abbassare l’indice glicemico

La nonna, conoscendo i benefici di una dieta sana ed equilibrata, preparava la pizza con ingredienti che contribuivano a mantenere l’indice glicemico sotto controllo. Ecco una piccola lista di ingredienti che metteva nella pizza per abbassare l’IG:

  1. Farina integrale o farina di grano saraceno per la base, che ha un IG molto più basso rispetto alla farina bianca.
  2. Pomodori freschi, ricchi di antiossidanti e fibre, che aiutano a rallentare l’assorbimento degli zuccheri.
  3. Mozzarella di bufala o mozzarella fresca, che, se utilizzata con moderazione, è un formaggio più sano rispetto a quelli più grassi.
  4. Verdure fresche come zucchine, peperoni e melanzane, che offrono un alto contenuto di fibre e nutrienti.
  5. Olio d’oliva extra vergine, che apporta grassi sani senza aumentare l’IG.

La quantità di pizza consigliata per mantenere l’indice glicemico sotto controllo

Anche se la pizza può essere preparata in modo da abbassare l’indice glicemico, è importante non esagerare con le quantità. La nonna era attenta a non mangiare troppo, e questo è un buon consiglio anche per oggi. La porzione consigliata di pizza per mantenere un buon controllo glicemico dovrebbe essere di circa una porzione media (un quarto di una pizza grande), e consumata preferibilmente durante i pasti principali per evitare di abbassare eccessivamente i livelli di zucchero nel sangue.

Alternative salutari alla pizza

Se si vuole ridurre ulteriormente l’indice glicemico della pizza, ci sono alcune alternative salutari che si possono considerare:

  1. Pizza con base di cavolfiore: Utilizzare il cavolfiore grattugiato per preparare una base a basso contenuto di carboidrati e con un indice glicemico molto più basso rispetto alla base tradizionale di farina.
  2. Pizza con base di farina di mandorle: La farina di mandorle è un’ottima alternativa a basso IG per preparare una base di pizza senza glutine.

Conclusione

La pizza può essere un piatto delizioso e salutare se preparata con ingredienti che aiutano a mantenere l’indice glicemico sotto controllo. Seguendo i consigli della nonna, che sceglieva farine integrali, mozzarella fresca e verdure nutrienti, possiamo gustare una pizza che non solo è buona ma anche amica della nostra salute. Ricordiamo, però, di consumarla con moderazione e accompagnata da un’alimentazione equilibrata.

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